Però ieri sera, mentre navigavo tra un blog creativo e l'altro, ho visto delle creazioni realizzate a "caterinetta" o "tricotin" e ho avuto una folgorazione! Mi sono imbattuta nel blog di Arteteca che è davvero un vulcano.
Non è che sia mai stata appassionata di uncinetto e maglia, ma ho letto della grande idea di realizzare il filato con delle striscioline di tessuto... ecco finalmente il destino giusto per tutti quegli scarti troppo piccoli per diventare un'applicazione ma che mi dispiaceva buttare. :-)
E visto che la creatività, menomale almeno quella, non conosce limiti e frontiere penso proprio che mi dedicherò a intrecciare e tessere (perchè poi di un minitelaio si tratta) le mie striscioline di stoffa con la Caterinetta.
Metodo che non necessita di strumenti particolari: è possibile farlo con dei materiali di riciclo o con le proprie dita. Che bello! E ad osservare i risultati ottenuti da menti e mani geniali viene proprio voglia di mettersi all'opera.
Esistono piccoli telai di legno oppure a manovella, ma chi non ha voglia di aggrovigliarsi le dita (cosa che sicuramente succederà a me) può costruirsi la sua propria Caterinetta con pochi, semplici stumenti di recupero. In tutto questo pensare alla Caterinetta ho avuto un dèja-vu alla Proust, un piccolo viaggio nel tempo che fu: io avevo un gioco così!!! Avevo una Caterinetta e non lo sapevo: la macchina per la maglieria di Barbie
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